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Sicurezza web: come proteggere un sito web?

webmaster Roma
By Alessandro De Luca

17/11/2025

17/11/2025

Tecniche per proteggere il tuo sito dalle minacce online

Come proteggere un sito web? Consigli e informazioni sulla sicurezza dei siti web

Con le statistiche che mostrano un aumento allarmante degli attacchi informatici anno dopo anno, il tema della sicurezza dei siti web diventa sempre più centrale.

Le minacce evolvono rapidamente e, oggi, proteggere il proprio sito non è più un’opzione, ma una necessità assoluta.

Che io gestisca un blog personale, un e-commerce o un sito aziendale, garantire un ambiente digitale sicuro significa proteggere i miei dati e quelli dei miei visitatori.

Senza contare che garantire un ambiente digitale protetto mi aiuta a consolidare la fiducia degli utenti e a costruire una reputazione davvero credibile.

In questo articolo voglio spiegare perché considero la sicurezza web così importante, quali sono le minacce più comuni e quali pratiche utilizzo (e consiglio) per proteggere un sito web nel 2026.

1. Perché la sicurezza di un sito web è così importante?

Prima di approfondire come proteggere un sito web, voglio chiarire perché considero la sicurezza una priorità assoluta.

La sicurezza del sito è fondamentale: un sito compromesso può causare violazioni dei dati, perdite economiche e danni seri alla nostra reputazione.

Inoltre, i motori di ricerca possono penalizzare o rimuovere dai risultati i siti colpiti da attacchi (sito web infetto), con conseguenze dirette sulla visibilità e sulla fiducia degli utenti.

Garantire che il mio sito sia realmente sicuro è uno dei modi più efficaci per tutelare i miei dati e le informazioni sensibili dei visitatori.

Mi permette anche di evitare i costi — in termini di tempo, denaro e stress — legati alla gestione di eventuali incidenti che potrebbero sfociare in perdite economiche, problemi legali e danni al brand.

Oltre al furto di dati, gli attacchi informatici possono rendere un sito completamente inaccessibile, aumentando ulteriormente i rischi: perdita di potenziali entrate e sfiducia da parte dei clienti.

E c’è un altro aspetto spesso sottovalutato: un attacco malware influisce direttamente anche sul posizionamento su Google. Il motore di ricerca tende infatti ad abbassare la posizione dei siti compromessi o, nei casi più gravi, a rimuoverli del tutto dai risultati.

Ecco un altro motivo per imparare come rendere un sito sicuro, proteggendo i dati e preservando la fiducia degli utenti.

2. Minacce alla sicurezza più comuni

Ora vediamo quali sono le minacce alla sicurezza più comuni e come possono avere un impatto sul sito e sugli utenti.

Violazioni dei dati

Le violazioni dei dati si verificano quando accessi non autorizzati provocano la fuoriuscita di informazioni riservate. Questo può includere dati dei clienti, informazioni finanziarie o dati aziendali. Una volta sottratte, queste informazioni possono essere vendute nel dark web, utilizzate per frodi o diffuse pubblicamente, causando danni duraturi alla reputazione del brand e, in casi estremi, mettendo a rischio l’esistenza stessa dell’azienda.

Un dato curioso è che, nell’ultimo anno, il 93% delle organizzazioni ha subito due o più violazioni legate all’identità. (Cyberark) Tuttavia, il costo medio di una violazione dei dati è sceso a 4,44 milioni di dollari nel 2025, rispetto ai 4,88 milioni del 2024. Questa diminuzione è attribuita a una rilevazione e contenimento più rapidi, anche grazie all’uso dell’IA e dell’automazione nei processi di sicurezza. (Retarus) Nel settore pubblico, il costo medio ha raggiunto i 2,86 milioni di dollari. (ThinkDigitalPartners)

Attacchi Denial of Service (DoS) e Distributed Denial of Service (DDoS)

Un attacco DoS tenta di mandare offline un sito web sovraccaricando i server con un traffico eccessivo, rendendo così il sito non disponibile agli utenti. Esistono anche gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), simili ai DoS, con la differenza che più fonti eseguono l’attacco contemporaneamente, rendendo più difficile individuarlo e fermarlo. Questi attacchi possono provocare perdite di fatturato significative, soprattutto per i siti e-commerce, e sono spesso utilizzati con l’obiettivo di danneggiare o distruggere un’attività.

Sapevi che il costo medio dei tempi di inattività dovuti a un attacco DDoS è di 6.130 dollari al minuto? (Viking Cloud) Nel frattempo, a maggio 2025, Cloudflare ha bloccato con successo quello che oggi è considerato il più grande attacco DDoS distribuito mai registrato, con un picco di 7,3 terabit al secondo. L’incidente è durato circa 45 secondi, generando un traffico malevolo stimato in 37,4 terabyte, una quantità di dati equivalente a quasi 10.000 film in HD in streaming. (Cloudflare)

Perdita di disponibilità del sito web

I siti web possono diventare offline per diversi motivi legati a minacce informatiche, come attacchi DoS, DDoS o infezioni da virus. I periodi di inattività non solo danneggiano la reputazione presso i visitatori, ma possono anche comportare penalizzazioni dai motori di ricerca, perdita di traffico e calo dei ricavi.

La perdita di disponibilità di un sito web può causare danni significativi: negli Stati Uniti, nel 2022, il tempo medio di inattività subito dalle organizzazioni a seguito di un attacco informatico è stato di 24 giorni. (Statista)

Ransomware

Il ransomware è una situazione in cui i tuoi dati e file vengono “sequestrati” e devi pagare una somma di denaro per riottenere l’accesso. Si tratta di un malware che cifra i file del sito web, costringendo i proprietari a una scelta difficile: pagare il riscatto per recuperare i dati oppure ricostruire il sito da zero.

Secondo Purplesec, il tempo medio di inattività causato da un attacco ransomware è di 24 giorni, con conseguenti perdite finanziarie significative.

Cross-Site Scripting (XSS)

Un attacco XSS consiste nell’inserimento di script malevoli nel codice di un sito web considerato affidabile. Questi script possono poi essere utilizzati per rubare cookie e informazioni sensibili dei visitatori, grazie all’accesso e al controllo che forniscono agli aggressori.

Edgescan riporta che nel 2023 il Cross-Site Scripting è stata la seconda vulnerabilità di sicurezza ad alto/critico livello più diffusa, rappresentando il 10,5% di tutte le vulnerabilità di questo tipo e richiedendo in media 100 giorni per essere risolta.

SQL e code injection

SQL (Structured Query Language) è il linguaggio utilizzato per gestire i dati all’interno dei database. Le SQL injection consentono agli hacker di inserire codice malevolo nel database del sito, aggirando le normali procedure di sicurezza e accedendo direttamente ai dati. Purtroppo, questo può portare al deturpamento del sito o al furto delle informazioni, che possono essere cancellate o vendute nel dark web.

Secondo il Vulnerability Statistics Report 2024 di Edgescan, le SQL injection continuano a rappresentare una delle vulnerabilità più critiche e una delle principali minacce per le applicazioni web dal 2022 a oggi.

Password rubate

Anche le password che proteggono i siti web sono bersagli di attacchi informatici. Password deboli o riutilizzate rappresentano una vulnerabilità comune. Gli hacker spesso utilizzano software per violarle e, purtroppo, a volte questi tentativi risultano fin troppo semplici, perché molti account amministrativi mantengono le password di default. Questo può portare alla perdita di informazioni o al completo controllo del sito. Per questo è fondamentale cambiare subito le password ricevute.

Un dato curioso è che, nonostante tutte le informazioni disponibili oggi, le persone continuano a non prendere sul serio le password. Ad esempio, secondo un rapporto ITPro del 2024, il 71% degli adulti lavoratori ha riutilizzato o condiviso le proprie password, facilitando l’accesso ai cybercriminali alle organizzazioni. Inoltre, nel 2025 il furto di credenziali è aumentato del 160%, rappresentando il 20% delle violazioni dei dati, con 14.000 casi segnalati in un solo mese. (IT Pro)

3. Come garantire la massima sicurezza al tuo sito web

Come possiamo proteggere un sito web in un contesto di crescente numero di attacchi informatici?

Mantieni aggiornati software e patch di sicurezza

La prima, e forse più importante, azione per proteggere un sito web è mantenere aggiornati tutti i software e le patch di sicurezza. Gli hacker sfruttano spesso software obsoleti. Sebbene vengano rilasciate rapidamente patch preventive per correggere le vulnerabilità note, se non aggiorni regolarmente software, plugin e temi, non sarai in grado di proteggere il sito dalle minacce conosciute.

Fare tutto il possibile per prevenire un attacco informatico significa mantenere il sito aggiornato. Microsoft stima circa 600 milioni di attacchi informatici al giorno (Exploding Topics), mentre altre fonti indicano circa 2.200 attacchi unici giornalieri. (Tech Jury)

Mantenere il sito, i temi e i plugin sempre aggiornati all’ultima versione è fondamentale.

Se utilizzi WordPress, sai che gli aggiornamenti possono essere complicati, ma è comunque essenziale mantenere il sito sempre aggiornati all’ultima versione. Se ti sembra troppo complicato puoi sempre contare sul mio servizio di assistenza siti web per ricevere supporto personalizzato.

Aggiungi SSL e HTTPS

Il protocollo Secure Sockets Layer (SSL) crea una crittografia che garantisce la sicurezza dei dati scambiati tra il tuo sito web e i browser dei visitatori. Quando il sito dispone di un certificato SSL, l’URL inizia con HTTPS (HyperText Transfer Protocol Secure), a indicare che la sessione sul sito è sicura. Oltre a garantire sicurezza, l’HTTPS migliora anche il posizionamento del sito sui motori di ricerca, rappresentando un vantaggio aggiuntivo per la SEO.

Un dato interessante: secondo Check Point Research, nel primo trimestre del 2025 le organizzazioni hanno subito circa 1.925 attacchi informatici a settimana, con un aumento del 47% rispetto all’anno precedente. (Checkpoint).
Gestione sicura delle password: complessità e cambi regolari
Un altro passo estremamente importante, ma semplice, per aumentare la sicurezza del tuo sito è imporre una politica di password robuste. Abbinata a cambi regolari delle password, questa misura riduce significativamente il rischio di attacchi brute force. È quindi consigliabile adottare le migliori pratiche, utilizzando combinazioni uniche di lettere, numeri e simboli.

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