Come recuperare posizioni dopo un aggiornamento Google
Se hai notato che il tuo sito è calato o è scomparso dai risultati di ricerca di Google, potresti pensare di essere stato colpito da un aggiornamento degli algoritmi di Google. Potresti accorgertene semplicemente cercando le tue parole chiave su Google oppure tramite strumenti di monitoraggio delle posizioni che evidenziano una perdita di ranking da un giorno all’altro.
Prima di concludere che un aggiornamento dell’algoritmo di Google sia la causa principale dei cambiamenti nel posizionamento, è necessario escludere la possibilità di problemi di indicizzazione o che modifiche rilevanti al sito abbiano avuto un impatto negativo sul ranking.
SEO e aggiornamenti Google: cosa devi sapere
Il posizionamento su Google viene determinato ogni volta che un utente effettua una ricerca, e possono essere utilizzati oltre 100 segnali per valutare le pagine e classificarle nei risultati organici.
Punteggi e ranking vengono calcolati tramite algoritmi matematici, e Google aggiorna regolarmente questi algoritmi per migliorare i risultati di ricerca.
L’azienda non comunica tutti i cambiamenti apportati ai sistemi di ranking, e alcuni di essi rimangono segreti, ma di recente ha creato una documentazione approfondita sui sistemi e sugli aggiornamenti disponibili su Google Search Central (da non confondere con Google Search Console).

Durante un aggiornamento importante dei sistemi di ranking di Google, i risultati nei motori di ricerca possono cambiare in modo significativo.
Ci saranno i ‘vincitori’, che risalgono le posizioni, e i ‘perdenti’, che scendono nei risultati.
Lavorando regolarmente sulla tua ottimizzazione SEO e seguendo le best practice di Google, dovresti puntare a essere sempre un vincitore, ma purtroppo non è sempre così.
Detto questo, è molto più probabile che i siti che non rispettano le best practice di Google perdano posizioni durante un aggiornamento, rispetto a chi si impegna costantemente per ottimizzare la propria SEO.
Per capire come il tuo sito può migliorare il posizionamento su Google, è fondamentale prima analizzarlo a fondo.
Contatta il tuo consulente SEO per un’analisi completa e personalizzata: solo dopo potremo definire le azioni più efficaci per ottimizzare la tua SEO.
Come rimanere sempre al passo con gli aggiornamenti di Google
Se hai un sito web, è importante rimanere informato sugli aggiornamenti di Google.
Google mette a disposizione una dashboard dei cambiamenti su Google Search, che indica quando sono stati lanciati gli aggiornamenti e quanto tempo hanno impiegato per essere implementati.
La pagina 'Novità su Google Search Central' è utile per seguire le evoluzioni degli algoritmi e gli aggiornamenti ufficiali.
Inoltre, seguire un blog di webmaster attivo e professionale, insieme alla sua newsletter, può essere un ottimo modo per rimanere sempre aggiornati sugli sviluppi di Google.
Su X (ex Twitter), puoi seguire Google Search Central all’account @googlesearchc e Google Search Liaison all’account @searchliaison (quest’ultimo è attivo anche su Mastodon, Threads e Bluesky).
Questi account social sono utili per rimanere informati sugli aggiornamenti ed è possibile fare domande e ricevere risposte sugli aggiornamenti.
Le date di inizio e fine degli aggiornamenti sono importanti perché, se riesci a correlare i giorni in cui hai perso posizioni con le date di rilascio di un aggiornamento di Google, puoi dedurre che quell’aggiornamento specifico ha causato il problema.
Lo screenshot qui sotto mostra una keyword che ha perso drasticamente posizioni nell’aprile 2023; confrontando con le notizie di Google di aprile 2023, si può ipotizzare che ciò sia correlato all’Update di Revisione di aprile 2023, che ha segnato l’espansione di questo nuovo sistema di ranking a nuove lingue.

Aggiornamenti Google: Come gestirli senza perdere ranking
Tieni presente che una correlazione tra cali di posizionamento e date di aggiornamenti di Google non implica necessariamente causalità. Significa solo che è più probabile che i cambiamenti avvenuti in quel periodo siano legati all’aggiornamento.
Una raccomandazione frequente e certamente saggia da parte di molti esperti SEO è di non reagire immediatamente ai cambiamenti di ranking mentre un aggiornamento di Google è in corso.
I risultati di ricerca possono essere volatili durante il roll-out: il tuo sito può salire e scendere ogni giorno.
Solo una volta che l’aggiornamento ha terminato il roll-out (e possibilmente dopo qualche giorno) i risultati si stabilizzeranno, e potrai davvero capire se sei stato “colpito” dall’aggiornamento.
Alcuni esperti suggeriscono anche che Google possa rilevare siti che apportano modifiche importanti durante gli aggiornamenti per penalizzarli ulteriormente.
Una volta che hai chiara l’idea del tipo di aggiornamento che ha influenzato il tuo posizionamento, ecco una guida rapida su come reagire in ciascun caso.
Come recuperare dopo un aggiornamento di Google
Google utilizza il termine “core” per riferirsi ai sistemi principali che sono al cuore del ranking.
Si ritiene che questi includano PageRank, la qualità del sito e la valutazione automatica relativa a E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità).
Gli aggiornamenti core vengono introdotti a intervalli regolari (di solito ogni tre mesi) e si ritiene che comportino il ricalcolo dei punteggi per un numero significativo di siti e pagine.
Se un sito perde molte posizioni nei risultati di ricerca dopo un Core Update, significa che Google potrebbe aver perso fiducia nel sito. Le cause possono essere diverse: perdita di link importanti, cambiamenti nello status dell’organizzazione o modifiche alle pagine su organizzazione e autori. Anche contenuti imprecisi, datati o di bassa qualità possono influire negativamente sul ranking.
La prima cosa da verificare dopo una perdita di posizioni è assicurarsi che chi visita il sito possa facilmente identificare l’organizzazione che lo gestisce (la mancanza di note legali o l’impostazione delle pagine legali su ‘nofollow’ può causare cali di ranking dopo un Core Update).
Controlla anche i contenuti del sito per accertarti che siano accurati, aggiornati e di qualità.
Purtroppo, una volta individuati e risolti eventuali problemi sul sito, sarà necessario attendere il prossimo Core Update affinché Google possa rivalutare il sito e migliorare il posizionamento.
Come recuperare dopo un Spam Update di Google
Google dispone di sistemi attivi 24 ore su 24 per rilevare lo spam, ma talvolta annuncia aggiornamenti importanti di questi sistemi, che possono influenzare il posizionamento sia durante il roll-out sia nel tempo successivo.
Se il tuo sito perde posizioni durante uno Spam Update, il primo passo importante è capire se l’aggiornamento riguarda i contenuti o i link. Queste informazioni vengono spesso condivise tramite post di Google su X o sul blog di Google Search Central.
Una volta raccolte queste informazioni, è necessario valutare onestamente se il sito ha in qualche modo inviato spam a Google tramite link o contenuti.
Puoi consultare le Linee guida sullo spam di Google per verificare se ci sono violazioni. I casi di falsi positivi sono molto rari, ma alcune forme di spam possono essere state generate accidentalmente o senza la piena consapevolezza dei proprietari del sito.
Essere colpiti da un aggiornamento spam può significare che il sito ha subito una penalizzazione automatica, con retrocessione o rimozione dai risultati di ricerca.
Per tornare a un posizionamento più corretto, è consigliabile rimuovere contenuti o link spam e sperare che Google revoca la penalizzazione.
A differenza delle azioni manuali, non è possibile richiedere una revisione.
Helpful Content Update di Google: come far risalire il tuo sito
Helpful Content è un nuovo sistema di Google che utilizza l’intelligenza artificiale per rilevare contenuti poco utili.
Google ne parla nel documento 'Google Search’s helpful content system and your website'. Questo sistema non mira direttamente ai testi o alle immagini generate dall’AI, ma rappresenta uno dei modi con cui Google può contrastare l’aumento della quantità di contenuti pubblicati su siti che utilizzano l’AI.
Le pagine considerate poco utili possono perdere posizioni nei risultati di ricerca, e i siti che contengono troppe pagine poco utili possono subire una penalizzazione che retrocede tutte le pagine del sito nei risultati, anche se alcune di queste pagine non sono considerate inutili.
Contenuti poco utili spesso coincidono, dal punto di vista SEO, con contenuti eccessivamente ottimizzati. Seguendo alla lettera le raccomandazioni SEO, capita che gli articoli diventino prolissi o ridondanti.
Un esempio chiaro lo ha dato Marie Haynes, commentando il Helpful Content Update di dicembre 2022: un utente che cerca 'come riparare il tagliaerba' non ha bisogno di leggere prima un paragrafo intero su 'cos’è un tagliaerba'.
Creare contenuti completi è positivo, ma non sempre è la scelta più utile per chi legge.
Google vuole mostrare risultati pertinenti e davvero utili, non necessariamente i più lunghi o dettagliati.
Per recuperare da un Helpful Content Update (HCU) devi:
revisionare a fondo i contenuti del sito;
confrontarti con i content producer per capire come vengono prodotti i testi (viene usata l’AI? quale è il workflow e il controllo qualità?);
valutare le pagine secondo la checklist di Google per capire cosa Google considera 'utile';
correggere o rimuovere i contenuti che risultano poco utili, ridondanti o fuorvianti.
Questa procedura è il primo passo per rientrare nelle preferenze del motore di ricerca.

Un sito colpito da una penalizzazione per contenuti poco utili potrebbe non recuperare subito, anche dopo aver corretto i problemi. Infatti, questo tipo di segnale viene ricalcolato da Google solo a intervalli piuttosto lunghi, e in alcuni casi il recupero può richiedere diversi mesi.
Quando rivolgersi a un esperto SEO
Il recupero dopo un Google Update è un servizio altamente specialistico in ambito SEO.
Affidarsi a un consulente SEO con esperienza specifica in questo campo significa poter contare su un approccio strategico, basato su dati reali e analisi approfondite.
Un professionista con le giuste competenze saprà individuare le criticità, definire un piano d’azione mirato e guidare il sito verso il recupero delle posizioni perse


